Rieducazione funzionale
Quando parliamo di rieducazione funzionale intendiamo il corretto ritorno alla funzione di un distretto corporeo dopo un trauma, un intervento chirurgico o una situazione di patologia cronica.
La funzione di una persona è un’interazione complessa tra la condizione di salute e i fattori contestuali (ambientali e personali). Tra queste entità c’è una relazione dinamica: un cambiamento a livello di un’entità potrebbe modificare una o più delle altre.
Le interazioni sono specifiche e non sempre si trovano in una relazione biunivoca prevedibile. E’ importante raccogliere i dati relativi a questi costrutti in maniera indipendente e in un secondo momento analizzare le associazioni e le relazioni causali fra di essi.
Prima di tutto eseguo un’accurata raccolta dell’anamnesi recente e remota, in modo da ricostruire la situazione che porta una persona nel mio studio, per procedere ad una valutazione funzionale globale e distrettuale, visionando eventuali referti medici (es.ecografie, RX, Risonanza Magnetica e visite specialistiche). Tutto questo è fondamentale per focalizzare la problematica della singola persona e decidere insieme, con attenzione, gli obiettivi da raggiungere.
La terapia è dunque personalizzata e mirata, combina terapie manuali, esercizi terapeutici, esercizi propriocettivi ed esercizi posturali. Con l’esperienza maturata in questi anni di lavoro ho appurato come siano maggiormente efficaci la specificità e la semplicità degli esercizi, l’attenzione del tocco terapeutico e la consapevolezza del movimento. Banalizzando: meglio poco, fatto bene e con consapevolezza di ciò che si sta facendo.
Credo fermamente che per riprendere una funzione persa e per ritornare ad un’attività amata, la persona debba essere attrice consapevole di ciò che faccio io come fisioterapista e di ciò che può fare ella stessa.