Dolore
Il dolore è un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole simile a quella associata ad un danno tissutale reale o potenziale.
Non lo possiamo equiparare semplicemente ad un danno, non è vero. Posso provare dolore senza una lesione e avere una lesione senza provarlo. Il dolore non esiste nel nostro corpo, è creato dal nostro cervello e proiettato nel nostro corpo.
Il dolore è sempre un’esperienza personale influenzata a vari livelli da fattori biologici, psicologici e sociali.
Tutte le esperienze di dolore sono normali risposte a quello che il nostro cervello pensa sia una minaccia per se stesso o per l’organismo.
La quantità di dolore che ogni persona sperimenta non è necessariamente collegata alla quantità di danno tissutale. La costruzione dell’esperienza del dolore da parte del cervello è multifattoriale: recettori cutanei, somatici e viscerali, stimoli visivi, stimoli cognitivo-emozionali; e inoltre modulazione inibitoria, regolazione dello stress, sistema immunitario.
Su tutte queste variabili interagiscono il fattore tempo e l’esperienza del singolo soggetto.
Quando una persona mi riferisce che ha dolore, non mi concentro sul dolore stesso, che è semplicemente un output, un messaggio di uscita, un allarme che indica che è successo qualcosa. Mi concentro sul capire cosa sia successo e da lì quali possano essere le strategie migliori per far star meglio la persona che ho davanti.
Non c’è una ricetta magica o un protocollo da seguire, la scelta di un esercizio, di una tecnica manuale, la necessità di un eventuale altro approccio terapeutico sono personalizzati, volti a cambiare la sensazione che la persona ha, la limitazione delle proprie attività.